I tutorials di uno dei modelli più famosi dei suoi braccialetti hanno fatto il giro del Web: sicuramente tutte li avrete visti al polso di qualche ragazza almeno una volta, ma in poche saprete chi è colei che, per prima, ha deciso di realizzare quei bracciali di catena argento o oro, con il filo di cotone di tutti i colori … esatto, proprio quelli!
Una donna, una sognatrice, una viaggiatrice, un’amante, che a soli dieci anni già giocava con la sua immaginazione a creare dei gioielli osservando quelli indossati dalla nonna ed appuntandoli minuziosamente sul suo quaderno di bambina. Dopo un master in Storia dell’arte e una laurea in Gemmologia, Aurelie Bidermann ha saputo trasferire in ogni bracciale o collana tutto ciò che riportava dentro di sè dai suoi numerosi viaggi in India, Brasile e Giappone: la natura, i viaggi, la storia, la fotografia, l’architettura e la musica sono la fonte di ispirazione infinita di ogni sua collezione. Il suo destino è andato via via disegnandosi automaticamente in pochi anni, con la stessa naturalità e semplicità con la quale regalava agli amici le sue prime creazioni, le stesse che successivamente la resero così famosa e richiesta da creatori come Proenza Schouler e Jason vu, con la quale ha collaborato durante le loro sfilate.
Sono belli e coloratissimi: basta una catena, un filo di cotone, una chiusura ed un po’ di pazienza ed il gioco è fatto! Certo, se mi sentisse Aurelie … 😉
PS. Un grazie particolare a Federica per la prima foto 🙂
I tutorials di uno dei modelli più famosi dei suoi braccialetti hanno fatto il giro del Web: sicuramente tutte li avrete visti al polso di qualche ragazza almeno una volta, ma in poche saprete chi è colei che, per prima, ha deciso di realizzare quei bracciali di catena argento o oro, con il filo di cotone di tutti i colori … esatto, proprio quelli!
Una donna, una sognatrice, una viaggiatrice, un’amante, che a soli dieci anni già giocava con la sua immaginazione a creare dei gioielli osservando quelli indossati dalla nonna ed appuntandoli minuziosamente sul suo quaderno di bambina. Dopo un master in Storia dell’arte e una laurea in Gemmologia, Aurelie Bidermann ha saputo trasferire in ogni bracciale o collana tutto ciò che riportava dentro di sè dai suoi numerosi viaggi in India, Brasile e Giappone: la natura, i viaggi, la storia, la fotografia, l’architettura e la musica sono la fonte di ispirazione infinita di ogni sua collezione. Il suo destino è andato via via disegnandosi automaticamente in pochi anni, con la stessa naturalità e semplicità con la quale regalava agli amici le sue prime creazioni, le stesse che successivamente la resero così famosa e richiesta da creatori come Proenza Schouler e Jason vu, con la quale ha collaborato durante le loro sfilate.
Sono belli e coloratissimi: basta una catena, un filo di cotone, una chiusura ed un po’ di pazienza ed il gioco è fatto! Certo, se mi sentisse Aurelie … 😉
PS. Un grazie particolare a Federica per la prima foto 🙂
I tutorials di uno dei modelli più famosi dei suoi braccialetti hanno fatto il giro del Web: sicuramente tutte li avrete visti al polso di qualche ragazza almeno una volta, ma in poche saprete chi è colei che, per prima, ha deciso di realizzare quei bracciali di catena argento o oro, con il filo di cotone di tutti i colori … esatto, proprio quelli!
Una donna, una sognatrice, una viaggiatrice, un’amante, che a soli dieci anni già giocava con la sua immaginazione a creare dei gioielli osservando quelli indossati dalla nonna ed appuntandoli minuziosamente sul suo quaderno di bambina. Dopo un master in Storia dell’arte e una laurea in Gemmologia, Aurelie Bidermann ha saputo trasferire in ogni bracciale o collana tutto ciò che riportava dentro di sè dai suoi numerosi viaggi in India, Brasile e Giappone: la natura, i viaggi, la storia, la fotografia, l’architettura e la musica sono la fonte di ispirazione infinita di ogni sua collezione. Il suo destino è andato via via disegnandosi automaticamente in pochi anni, con la stessa naturalità e semplicità con la quale regalava agli amici le sue prime creazioni, le stesse che successivamente la resero così famosa e richiesta da creatori come Proenza Schouler e Jason vu, con la quale ha collaborato durante le loro sfilate.
Sono belli e coloratissimi: basta una catena, un filo di cotone, una chiusura ed un po’ di pazienza ed il gioco è fatto! Certo, se mi sentisse Aurelie … 😉
PS. Un grazie particolare a Federica per la prima foto 🙂