Plataran Ubud Hotel & Spa (come in un viaggio di nozze a Bali)

Plataran Ubud Hotel & Spa: viaggio di nozze a Bali.
Ecco il racconto dei nostri giorni nella magica isola indonesiana!

Plataran Ubud Hotel & Spa: il resort da sogno nel cuore di Ubud per un viaggio di nozze a Bali!

Quando ho pensato a come intitolare il post relativo ai nostri giorni di vacanza a Bali, mi è subito venuto in mente quanto siano somigliati ad una luna di miele.
Per questo motivo e per ragioni di SEO che non meritano di essere spiegate ora, il titolo è venuto da sé, anche senza matrimonio. 😉
Siamo arrivati in tarda serata all’aereoporto di Ngurah Rai dopo due ore e mezza di volo da Singapore, innamorati, leggermente stanchi (se vi siete perse il racconto della prima parte del nostro viaggio a Singapore, la trovate QUI) ma molto felici.
Non sapevamo esattamente cosa aspettarci, sicuramente qualcosa di molto diverso da ciò che avevamo appena vissuto. Ma non credevamo una tale magia.
Siamo passati da una delle città più pulite, organizzate ed efficienti al mondo al … totale caos.
Confusione? Disordine? Trambusto? No, chaos inteso secondo l’etimologia greca come una fenditura, un burrone, uno spazio aperto.
Bali è infatti un salto nel vuoto. Che fai a piè pari. Trattenendo un po’ il respiro dalla paura per poi riempirti i polmoni di un ossigeno buonissimo, da farti girare la testa.
E così dopo aver letto il nostro nome sul cartellino di un’autista agli Arrivi e dopo non essere riusciti a capire per quale motivo ci stessimo impiegando così tanto tempo da Denpasar a Ubud (essendo buio pesto, lo abbiamo capito poi il mattino successivo…), siamo arrivati al Plataran Ubud Hotel & Spa.
Con un cocktail di benvenuto in mano, abbiamo scoperto i famosi sorrisi indonesiani, innamorandocene così sin dal primo momento.
Ci hanno chiesto da quanto tempo fossimo sposati, come fosse andato il nostro matrimonio, come fosse il mio vestito… e noi timidamente abbiamo spiegato di essere lì per una vacanza/lavoro e non per il viaggio di nozze, in quanto non ancora sposati.
“Viaggio di lavoro a Bali? Impossibile, diventerà un viaggio di nozze per voi.”
E così è stato.
Con la golf car siamo stati accompagnati nella nostra meravigliosa Executive suite: un ingresso, una zona living con divani, poltrone e vista sull’infinity pool, una camera con il letto a baldacchino, un bagno spazioso con doccia e vasca in marmo ed un terrazzo con lettini privati ed un tavolo (qualora avessimo voluto la privacy più totale durante i nostri pasti). Un sogno? No, solo l’inizio di un sogno.
Quando il primo mattino siamo scesi a fare colazione nella terrazza del The View Restaurant abbiamo realizzato di essere realmente e finalmente a Bali: il gamelan come sottofondo, la natura più rigogliosa davanti a noi, distese di frutta tropicale sui tavoli e la sensazione di pace con il mondo.
Un giro di perlustrazione prima di partire per la nostra prima escursione è stato d’obbligo, per sapere cosa ci attendesse al nostro ritorno: due piscine, sorrisi, risaie, sorrisi, dolcissime paperelle (come vuole la tradizione balinese), sorrisi, una palestra nel verde, sorrisi, altalene, sorrisi, angoli che profumavano di spiritualità ed ancora sorrisi. Inutile dirvi che dopo ogni fantastica giornata trascorsa a scoprire templi, culture, usanze e curiosità, noi non vedevamo l’ora di tornare al Plataran Ubud Hotel & Spa. Così il nostro ultimo giorno a Bali abbiamo deciso di trascorrerlo interamente dentro al resort, provando le innumerevoli attività offerte: lezioni di yoga all’alba o al tramonto, corsi per imparare a realizzare i cestini di fiori (per lo più di frangipane, fiore sacro per eccellenza), frutta e incenso di offerta agli dei (sono visibili davanti alle porte di tutte le case, i negozi ed i templi), travestimenti con i costumi tipici balinesi, lezioni per imparare a lavorare il legno o decorare la frutta, corsi di cucina balinese con tanto di pranzo tipico (preparata con l’aiuto di due chef!) e… la cena a lume di candele. Definitivamente l’apice della nostra vacanza ed il momento più romantico di tutta la mia vita.